Il concetto di collocamento mirato, introdotto dalla legge 68/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, fa riferimento a una serie di strumenti che permettono di individuare e valutare le effettive capacità lavorative e professionali della persona disabile al fine di inserirlo nel posto di lavoro più adatto.
In tal modo il lavoratore potrà avere un inserimento più aderente alle sue possibilità e il datore di lavoro avrà modo di considerare l’assunzione di un lavoratore con disabilità come una risorsa da valorizzare.
La legge 68/99, rispetto alla vecchia normativa (legge 482/68) ha quindi realizzato un passaggio fondamentale da una modalità di inserimento impositiva e vincolistica a una modalità consensuale di collocamento.
A chi si rivolge
I beneficiari del collocamento mirato sono:
- invalidi civili: persone affette da minorazioni fisiche, psichiche e portatori di handicap intellettivo con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%
- invalidi del lavoro: persone invalide del lavoro con grado di invalidità superiore al 33%
- persone non vedenti (colpite da cecità assoluta o con un residuo visivo non superiore ad un decimo ad entrambi gli occhi, con eventuale correzione o con deficit del campo visivo previsti dalla l. n. 138/2001) o non udenti (colpite da sordità dalla nascita o prima dell’apprendimento della lingua parlata)
- persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e di servizio (DPR 23 dicembre 1978, n. 915)
- orfani, vedove ed equiparati coniugi e figli di soggetti riconosciuti invalidi per causa di servizio, di guerra o di lavoro
- orfani per crimini domestici (art. 6, legge n. 4/2018)
- profughi italiani rimpatriati (L.763/81)
- figli e i coniugi di coloro che sono stati riconosciuti grandi invalidi (100%) per cause di lavoro, servizio, guerra (esclusivamente in via sostitutiva dell’avente diritto a titolo principale)
La Legge 68/99 prevede inoltre che possano iscriversi al collocamento mirato anche se occupati i soggetti di cui alla L.407/98 e successive modifiche, nonché le categorie ad esse equiparate quali:
- vittime del dovere e vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (L.407/98)
- superstiti di vittima del lavoro (L.244/07)
- testimoni di giustizia (art. 7, decreto legge n. 101/2013 convertito con modificazioni dalla legge n. 125/2013, D.M. n. 204/2014)
Chiaramente, per essere iscritto nelle liste di collocamento mirato, devi essere disoccupato.
Per iscriverti alle liste di collocamento mirato è necessario portare i seguenti documenti:
- Documento d’identità; se sei straniero extracomunitario devi portare il permesso di soggiorno;
- Codice fiscale;
- Certificato INPS rilasciato dalla commissione medica attestante la tua percentuale di invalidità.
presso il Centro per l’Impiego della tua zona ( all’Ufficio Servizi per l’Inserimento Mirato).
- L’ufficio ti fa un colloquio per raccogliere tutte le informazioni utili alle tue esperienze lavorative;
- L’apposita commissione integrata redige una relazione finale, ti convoca per parlarti del percorso da intraprendere;
- L’ufficio del CPI infine, anche sulla base della relazione della commissione, redige insieme a te il progetto di inserimento lavorativo ed infine ti iscrive nella graduatoria unica.
Sedi:
tel. 0442 1920111
tel. 0442 19201 int. 13 (collocamento mirato)
E-mail: cpi.legnago@venetolavoro.it
CPI DI BOVOLONE
Via IV Novembre, 1 – 37051
tel. 045 8763111
tel. 045 87631 int. 13 (collocamento mirato)
E-mail cpi.bovolone@venetolavoro.it
Pagina aggiornata il 13/08/2024