Livello idrometrico sul Bacino Scolante
Sono visibili i dati in tempo reale sul sito ARPAV
POZZI AD USO DOMESTICO
POZZI AD USO DOMESTICO
(Deliberazione Consiliare n. 107 del 05.11.2009 e D.G.R. n. 383 del 23.02.2010)
SI RENDE NOTO CHE,
ai sensi del Piano di Tutela delle Acque, art. 40 delle Norme Tecniche di Attuazione, il riconoscimento delllUSO DOMESTICO ex art. 93 del R.D. n. 1775 de11’11.12.1933 è limitato ESCLUSIVAMENTE ai pozzi da realizzare IN AREE NON SERVITE DA ACQUEDOTTO e che per tali pozzi la portata massima istantanea consentita non può superare il valore di Qmax = 0,6 litri/sec.
La realizzazione di un pozzo per usi domestici deve essere preventivamente comunicata al GENIO CIVILE almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori, allegando una dichiarazione del gestore del servizio idrico attestante l’esistenza di una delle seguenti situazioni:
a) esiste l’acquedotto, ma lo stesso NON PUO’ soddisfare il fabbisogno richiesto per gli usi domestici;
b) non esiste l’acquedotto ed il gestore dichiara l’impossibilità di eseguire l’allacciamento.
Il GENIO CIVILE, verificata l’ammissibilità del prelievo per gli usi domestici, rilascia il proprio (necessario) nulla-osta all’esecuzione del pozzo.
Per informazioni sulla possibilità di realizzare nuovi pozzi, sulle modalità esecutive, sugli strumenti di misura, ecc., ci si può rivolgere all’ufficio Gestione Risorse Idriche del Genio Civile di Verona.
Come indicato dagli uffici regionali, per tutti i pozzi, indipendentemente dalla loro profondità, vige quanto previsto (con firma di tecnico abilitato esterno alla ditta) dal comma 11 dell’art. 40 (“11.
Al termine dei lavori deve essere trasmesso alla Regione il profilo stratigrafico del foro corredato da schemi tecnici dell’opera, comprensivi delle cementazioni eseguite, congiuntamente alla dichiarazione di regolare esecuzione dei lavori”).
Si segnala inoltre che, in rapporto a specifici regolamenti comunali vengono comunicate attività di “indagine geologica – sondaggio” agli uffici tecnici comunali che nella realtà si configurano come pozzi.
Per ricadere effettivamente nel caso di “indagine geologica”, è necessario che ai sensi dell’art. 40 del PTA sia depositato un progetto di indagini geologiche e che in caso di controllo risulti effettivamente la presenza di un Geologo che stia effettuando rilievi in situ.
Di seguito è riportato il link dove sono riportate le disposizioni operative per i nuovi pozzi
Regione veneto
PROCEDURE PER COMUNICAZIONI/ISTANZE/RECLAMI INERENTI L’APPROGIGIONAMENTO IDRICO
Per informazioni riguardanti procedure, comunicazioni o reclami relativi all’approvigionamento idrico si rimanda alle infomazioni fornite dal Gestore della rete dell’acquedotto Acque Veronesi scarl
PFAS
Tutte le informazioni relative all’inquinamento da PFAS sono disponibili sul sito ARPAV
Si riportano in allegato i rapporti di prova relativi ai campioni di acque prelevati nel territorio del Comune di Legnago.
Ulteriori dati sono presenti al seguente link “dati PFAS”
- Rapporti_di_prova_SCUOLE_LEGNAGO_23_01_18
- Rapporti_di_prova_scuole_19_01_18
- Rdp_via_padana_Inferiore_02_07_18
- RdP_via_passiva_11_12_2017
- Rdp__02_07_2018
Acque sotterranee
Tutti i rapporti sullo stato di qualità delle acque sotterranee sono dispoonibili sul sito ARPAV
QUALITA’ DEI CORPI IDRICI
Le Acque Superficiali (corsi d’acqua e laghi/invasi), sulla base di quanto previsto dalla normativa di settore (D. Lgs.152/99, sostituito dal 2009 dal D. Lgs.152/2006 e relativi Decreti Attuativi) al fine del calcolo dello Stato Ecologico e dello Stato Chimico, vengono monitorati, secondo le frequenze di legge:
Una serie di parametri chimico-fisici, tra cui i cosiddetti “parametri di base” (pH, solidi sospesi, temperatura, trasparenza, conducibilità, durezza, azoto ammoniacale, azoto nitrico, ossigeno disciolto, BOD5, COD, azoto totale, orto fosfato, cloruri, solfati, fosforo totale, Escherichia Coli); parte di questi concorrono alla determinazione degli indici LIMeco (per i corsi d’acqua) e LTLeco (per i laghi);
Una serie di altri inquinanti chimici costituiti in prevalenza da metalli, pesticidi, solventi e IPA, che concorrono al calcolo dello Stato Chimico e in parte nell’indicatore Elementi chimici a sostegno.
Gli elementi di qualità biologica che riguardano: Macroinvertebrati, Macrofite, Diatomee, Fitoplancton e Fauna ittica.
I Dati sulla qualità dei corpi idrici sono forniti dalle campagne di monitoraggio effettuate dall’ARPAV
Acqua potabile
Si rimanda alle informazioni specifiche sul sito ARPAV
Pagina aggiornata il 13/08/2024